lunedì 23 settembre 2013

ASTIN, TRA OLD E NEW SCHOOL

Approdare in un’etichetta importante come la Snatch! di Riva Starr non è impresa da sottovalutare, per un giovane dj e producer italiano. Ed è proprio quello che è successo ad Astin, un passato tra Hip Hop e Nirvana ed oggi un fulgido presente tra Techno ed House.

Come, quando e perchè nasci dj ? Quali artisti e generi ti hanno influenzato maggiormente? 

“Nasco come dj nel '98 con la musica Rap ed Hip Hop. La passione nel far ascoltare quello che a me piaceva mi ha sempre preso sin da piccolo. Persino alle festicciole scolastiche ero attaccato allo stereo per cambiare la musicassetta! I generi che mi hanno influenzato maggiormente in linea cronologica sono i Nirvana con la loro musica "grunge", per poi passare al famoso rapper Notorious BIG che credo non abbia bisogno di presentazioni e il dj produttore Premiere dei Ganstar. Infine mi sono avvicinato alla musica dance nel 2000 con gli artisti della scena Techno & House americana, Kevorkian, Vega, Satoshi Tomiie, Dj Sneak… ma in particolare nel 2001 mi segnarono parecchio i Deep Dish quando esordirono la prima volta in Italia.”

Napoli e Bologna, leggo dalla tua bio, sono città che hanno influenzato il tuo percorso da dj. Come le racconteresti?

“E’ vero si Napoli è la mia città natale e credo mi abbia formato tanto, musicalmente ed in generale. Poi Bologna è stato il mio vero palcoscenico: direi che mi ha cambiato molto anche a livello personale.”

- Da poco sei approdato su Snatch! Quanto e perchè è importante per te l'aspetto delle produzioni?

“Attualmente credo che le produzioni siano fondamentali se si vuole almeno avere una voce in capitolo o comunque se si sente il bisogno di esprimersi musicalmente a tutti gli effetti. Ma produrre è passione prima di tutto. Oggi poi è praticamente alla portata di tutti e credo che questa cosa abbia dei lati positivi come dare la possibilità a giovani emergenti di dire la propria. L'aspetto negativo è che c'è tanto materiale sul mercato di pessima qualità.”

-  Come prepari i tuoi set? Organizzi prima la selezione o improvvisi? Cosa ti piace esprimere con la  musica che proponi?

“Non ho mai preparato un set, ho delle playlist dove organizzo le tracks in base ad una mia logica così da non fare confusione, perché poi ti rendi conto solo in quel momento cosa c'è da mettere. Con la mia musica mi piace esprimere tante cose, ma soprattutto carica e energia.”





- Questa estate è nata una forte polemica, legata alla meritocrazia dei dj dietro le consolle dei grandi club? Il tuo pensiero?

“Ad essere sincero, voglio dire che non mi va di affrontare questo argomento! Preferisco che ci sia meno spazio per le polemiche e molto di più per la musica.”

Oggi la tecnologia ha fatto dei mostruosi passi in avanti. Tu come gestisci le tue attrezzature per suonare e produrre?  Come ti pone davanti rispetto al dualismo old/new school?

“E' vero, anche io da anni ormai uso il Traktor Scratch per una questione di comodità e anche perché seguo molto il mercato digitale e se dovessi suonare solo in vinile sarei molto limitato. Produco con Logic tastiera midi e un giusto impianto da studio. Per quanto riguarda Old e New mi piace molto collegarle fra di loro: per esempio mentre si suona con lo Scratch passare anche un vinile.”

- Qual è tra quelle prodotte da te, la tua traccia preferita e perchè

“Sicuramente "I'm Sorry" uscita su Snatch! perché in primis è quella che attualmente mi sta dando un'ottima visibilità visto che è stata suonata da molti big, ma per lo più il fatto di aver creato delle melodie diciamo quasi classiche su una base groove e aggressiva, ma se vogliamo dirla tutta quella che mi sta dando più soddisfazioni è la mia prossima uscita sempre su una big label e già supportata da un dj di grosso calibro, ma non posso dire altro per adesso.”




L'artista internazionale e quello italiano che apprezzi di più in questo momento ?

“Tra gli italiani dico Leon . Martin Buttrich, invece, è l’artista che più apprezzo fra gli stranieri.”

- La traccia che se potessi,suoneresti in ogni dj set?

“Se devo dire attualmente cosa suonerei sempre, rispondo NTFO, Optick - Tremble (Rhadow Remix)

- Essere un dj: cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?

“Per me significa sapere cosa il pubblico vuole sentire, saper trovare la differenza tra una situazione e un’altra, ma sempre con la propria personalità musicale. Quindi non fare da jukebox ma rimanere un dj.” 





Soundcloud: soundcloud.com/astin
Resident Advisor: residentadvisor.net/dj/astin

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