Nato in Sicilia e ormai da due anni
residente in Spagna, Jorge (all’anagrafe
Giorgio Bisicchia) è un giovane producer classe ’80 che ha avuto il coraggio di
osare, lasciando l’Italia e gestendo la sua attività professionale anche
attraverso una label che ha creato ed oggi gestisce in prima persona, Tryppy Records. Naturalmente prima c’è
stato un percorso tutto all’insegna della musica.
- Ola Jorge! Mi racconti come, quando e perché è iniziata la tua
carriera da dj e produttore?
“Tutto inizia dentro un negozio
di musica nella mia città, non il solito negozio ma un negozio per l'epoca
molto alternativo (era il 1994) dove andavo quasi giornalmente ad ascoltare
musica proveniente principalmente da Londra e Stati uniti, non solo house o
elettronica ma anche musica chillout o chillhouse, chiamala come vuoi. Da quel
momento in poi sono stata passione e amore vere e proprie.”
- Le tue influenze musicali sono cambiate negli anni? Oggi rispetto a
ieri quale sound e quali artisti ti influenzano maggiormente?
“Ovviamente con il passare degli
anni e con i cambiamenti e le influenze dei periodi mi sono accostato più a un genere
piuttosto che ad un altro per poi tornare alle radici e un'altra volta
cambiare, sempre rimanendo nella famiglia della house music. Soprattutto, penso
che la French Touch music è quella che più mi ha colpito ed artisti come i Daftpunk, Dimitri From Paris, Martin
Solveig, Bob Sinclair, mi hanno segnato maggiormente. Non nascondo che
ascoltavo anche musica diciamo radiofonica e quindi dance allo stato puro, per
poi passare a Coccoluto e Vannelli, senza tralasciare coloro che
per me restano i veri fondatori della
house cioè i Master at Work, Tony
Humpries, David Morales e soci"
-Un periodo musicale molto intenso…
“Certo, è un periodo che io
definisco bello, allegro, positivo e pieno di energia. Oggi quel periodo non
esiste più, ci sono solo alcuni suoni e accostamenti strumentali nella musica
che lo richiamano. Attualmente
attraversiamo una fase diversa, con nuovi artisti a livello internazionale
bravissimi tanto quanto i fondatori del genere o forse per l'epoca direi anche
migliori perché combattono e vincono nell'era del digitale, magari non creando
un vero e proprio genere musicale ma avendo idee veramente innovative e con una
qualità impensabile prima. Possiedo una bella collezione di vinili che
custodisco con amore soprattutto due in particolare: Daft Punk "Around the world" e Alan Braxe & Fred Falke "Intro", senza dimenticare il
supporto digitale, di cd ne custodisco uno in maniera maniacale, quello di Nigel
Hayes “But is it Art”. Fantastico!
-Poi arriva il 2007 e in seguito Tryppy Records, nel 2010.
“Un bel giorno scopro il Mac e il
suo bel Logic Pro e penso che sia arrivato il momento di cimentarmi in qualcosa
che amavo ma vedevo sempre dall'esterno e nel 2007 decido di buttarmi nella mischia,
mi compro il mio Mac il mio Logic Pro e via a lavorare. Dopo un anno di
sperimentazioni decidiamo io e il mio socio all'epoca di fondare un'etichetta
per vedere se la nostra musica in qualche maniera potesse piacere a qualcuno in
giro per il globo tanto da spendere
1,50 euro per acquistarla e da li nasce Tryppy Records, che oggi gestisco da solo. Un’avventura che mi soddisfa in pieno.”
1,50 euro per acquistarla e da li nasce Tryppy Records, che oggi gestisco da solo. Un’avventura che mi soddisfa in pieno.”
- Quali progetti musicali hai in programma in questo momento e
nell'immediato futuro? Con che artisti collaborerai e su quali etichette
uscirai?
“Adesso sto lavorando ad un album che uscirà il prossimo natale sulla mia label
e nel frattempo sto collaborando (giusto per diversificare) ad un progetto
progressive con tanto di cantante e rapper, stile totalmente differente dalle
mie release classiche. A breve uscirò con un mio Ep su Soonor Records e su Maquina
Music insieme ad Angelo Ferreri
con un progetto totalmente nuovo chiamato Miki
Maus. Credo molto nelle collaborazioni, oltre ad Angelo mi supportano molto
artisti come Gion, Anfunk, Daniele Kama,
Blazing Town e altri ancora. Li considero tutti parte integrante
dell'etichetta e ottimi producer.”
- Cosa ne pensi del movimento in Italia? A livello di locali, organizzazioni,
eventi stile festival , come stiamo messi? Rispetto all'estero esistono delle
differenze sostanziali?
“Il movimento in Italia è abbastanza buono, certo con tutti i limiti che presenta
l'Italia stessa le sue leggi, la sua burocrazia e gli italiani. Io vivo da due
anni in Spagna e quindi posso permettermi di
fare un confronto con l'Italia e quindi: no comment! Ogni paese ha le sue origini la sua cultura e soprattutto la sua evoluzione! Peccato perché il problema degli italiani e delle italiane è l'essere troppo snob, chic, fashion e spesso "attacca brighe", problema questo che di fatto rovina il miglior club che possa esistere...”
fare un confronto con l'Italia e quindi: no comment! Ogni paese ha le sue origini la sua cultura e soprattutto la sua evoluzione! Peccato perché il problema degli italiani e delle italiane è l'essere troppo snob, chic, fashion e spesso "attacca brighe", problema questo che di fatto rovina il miglior club che possa esistere...”
- Oggi produrre musica, per un dj, serve ancora ? Fra 10 anni
esisteranno ancora label o dominerà il downloading?
“Dunque per quanto riguarda le label esistono oggi ed esisteranno sempre con o
senza downloading. Quello che cambia e che è già cambiato sono i guadagni
perché 15 anni fa vendevi 5.000 copie con una certa facilità ed oggi quando ne
vendi 500 è un successo. Però credo che in futuro tornerà più forte il ruolo
del vinile e che i supporti digitali andranno un po’ calando, come penso pure
che oggi non sia più sufficiente produrre buona musica ma conta molto di più
avere gli agganci giusti per entrare a far parte dell'olimpo che tutti noi producer vorremmo raggiungere e che la maggior
parte delle volte resta un sogno...come il mio.”
- Qual è tra quelle prodotte da te, la tua traccia preferita e perchè?
“Fra le mie produzioni
sicuramente quella che ha avuto il maggior successo è "Candy" Melo & Jorge perchè suonata all'apertura
dello Space ad Ibiza da Wally Lopez,
però la traccia che mi piace in assoluto più di tutti come original è "Whosh" e come remix fatto ad
Anfunk è "Yhora".
Wally Lopez suona "Candy"
- Il tuo rapporto con le nuove tecnologie: tu come preferisci suonare e
cosa pensi di chi usa il computer?
“Che dire delle nuove tecnologie, son fatte apposta per me e per chi ama evolversi,
magari i nuovi dj non hanno mai suonato con il vinile e magari finiranno la
carriera col farlo, l'importante è che sappiano trasmettere energia alle piste
da ballo facendole esplodere con il mezzo che più gli piace,che sia computer,
vinili,cd, mp3,controller credo sia uguale,l'importante è sapere ciò che si fa.”
- L'artista internazionale che apprezzi di più e la traccia che
suoneresti sempre ?
“Degli artisti che ho sentito suonare quello che più mi ha emozionato è Joris Voorn, direi bestiale. La traccia che suonerei sempre è Polder aka David Labeij "Midnight Movers"
“Degli artisti che ho sentito suonare quello che più mi ha emozionato è Joris Voorn, direi bestiale. La traccia che suonerei sempre è Polder aka David Labeij "Midnight Movers"
- Essere un dj ...cosa significa per te, quali emozioni ti fornisce?
“Essere un dj è la cosa più bella
del mondo perchè trasmetti le tue emozioni attraverso uno dei mezzi più belli
al mondo: la musica!!!”
Soundcloud: soundcloud.com/user2398086
Beatport: beatport.com/artist/jorge/146206
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